“Sul cappello che noi portiamo”…

“Sul cappello che noi portiamo”…

Pietro Romeo

Cosa accomuna un coro degli Alpini e una chiesa evangelica ai piedi della Val di Susa, a Torino? Proprio nulla e forse per questo l’incontro può risultare ancora più interessante e foriero di relazioni arricchenti e, in questo caso, anche divertenti, Così, a Rivoli, la chiesa battista ha accolto con piacere il Coro Alpino A.n.a, di Rivoli, diretto con passione e grande professionalità dal m° Elisabetta Devigili Tramonte, per una serata musicale tanto atipica per le nostre chiese quanto gradevole e divertente. I coristi non erano al pieno dell’organico perché molti erano costretti a casa per l’influenza dilagante, ma le voci sono state più che sufficienti a riempire la nostra piccola chiesa del Torinese. Molti i brani classici presentati, tratti dal vasto repertorio dei canti di montagna che arricchiscono i programmi dei concerti dei cori alpini: Signore delle cime, Villanella o il classico dei classici Sul cappello che noi portiamo. I coristi ci hanno accompagnato con passione per quelle montagne a loro tanto care e quelle vicende a volte frivole ma spesso drammatiche che hanno fatto la storia del nostro Paese, per ribadire quanto il messaggio di pace, oggi, sia più che mai importante annunciarlo in ogni occasione, in ogni luogo possibile. 

Il concerto ha avuto come scopo anche la raccolta di fondi per il progetto Mediterranean Hope, della Federazione delle chiese evangelica in Italia, insieme alla Comunità di Sant’Egidio, che offre aiuto ai migranti che, dall’altro lato del Mediterraneo, cercano di raggiungere con ogni mezzo il nostro Paese, aiuto sostanziato anche attraverso i Corridoi umanitari, ovvero canali legali, e soprattutto sicuri, per arrivare in Italia e trovare asilo e integrazione.

Per la comunità battista è stata un’ulteriore occasione per rendersi visibile al territorio a cui appartiene, facendosi conoscere come una realtà fortemente connotata nell’accoglienza e nell’impegno sociale: gli evangelici a Rivoli ci sono e vogliono usare ogni voce, anche quella degli alpini, per ribadire che la fede che ci unisce è l’unica base su cui possiamo costruire relazioni salde e proficue.

Un sentito ringraziamento va al coro tutto, che abbiamo potuto conoscere anche nel momento conviviale a buffet, dopo il concerto e al m° Elisabetta Devigili che, con il suo sorriso e la sua gentile ma decisa ed efficace direzione, ci ha offerto una bella e felice serata musicale.

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